Quelle che seguono sono le storie di alcune delle persone assistite dalla Caritas di Campagnano.
Perché raccontarle?
E’ la prima domanda cui abbiamo dovuto rispondere quando abbiamo cominciato a raccoglierle.
A che serve? Ci è stato chiesto.
E’ una domanda ovvia, ma non banale
Chi viene in Caritas, lo fa per ricevere l’aiuto alimentare, trovare vestiti dismessi, ma anche chiedere assistenza per spese quotidiane cui non riesce a far fronte, o visite mediche ed esami sanitari.
Volti, sguardi, richieste, recriminazioni. Ma anche sorrisi, battute, condivisioni, incontri.
“Ogni vita merita un romanzo” è il titolo di un libro dello psicoterapeuta americano, Erving Polster.
Ogni esistenza è complessa. Ciò che a prima vista sembra ovvio, scontato, reso uniforme dai pregiudizi che ci riempiono lo sguardo per proteggerci dalla “follia” del reale, è, invece, multiforme, incontrollato e soprattutto incontrollabile.
Quando si va oltre ciò che appare si scoprono storie fatte di emozioni, sogni, speranze, errori, ingiustizie, sacrifici e fallimenti. Vite che come fili di una misteriosa matassa si annodano, poi improvvisamente si sciolgono, proseguono dritte o ritornano indietro sui propri passi e di nuovo si ingarbugliano in modo inestricabile.
Talvolta si spezzano. E non c’è niente da fare.
Ogni esistenza diventa uno stereotipo solo se ci si ferma alla prima impressione.
Non è facile fare i volontari in Caritas. E non tanto per la fatica che l’impegno ovviamente richiede.
Ma per il confronto, che talvolta diventa scontro, con esistenze messe alla prova da circostanze oggettive e da sbagli soggettivi, dalla durezza della vita e dall’insensatezza dei propri errori.
Vite da aiutare senza la pretesa di cambiare.
E allora ecco il perché di queste storie.
Per conoscere e far conoscere chi sono le persone che ogni settimana si mettono in fila per ricevere il loro pacco alimentare, per accorciare le distanze fra “noi” e “loro”.
Come dice papa Francesco: “Dio è nella vita di ogni persona, Dio è nella vita di ciascuno. Anche se la vita di una persona è stata un disastro, se è distrutta dai vizi, dalla droga o da qualunque altra cosa, Dio è nella sua vita. Lo si può e lo si deve cercare in ogni vita umana. Anche se la vita di una persona è un terreno pieno di spine ed erbacce, c’è sempre uno spazio in cui il seme buono può crescere. Bisogna fidarsi di Dio”.
Incontrare le persone è un viaggio- Per questo le parole del papa ci accompagneranno all’inizio di ogni storia. Per aiutarci ad andare oltre il giudizio e accorgersi che ogni vita è un romanzo. Che ogni vita è un mistero.
Un mistero amato da Dio.
Bianca Lucia Mazzei
(Introduzione della raccolta Storie Caritas)